BIOGRAFIA
​
Chi sono...
Mi sono laureata con lode in Psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1997. Il vecchio ordinamento prevedeva un corso di studi di cinque anni, di cui tre di specializzazione. Mi sono specializzata in Età Evolutiva, ambito che ho approfondito svolgendo un anno di tirocinio presso l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile di Via dei Sabelli di Roma. Qui mi sono interessata di psicosomatica e per anni sono rimasta come collaboratrice di Vincenzo Guidetti presso il Centro Cefalee, dove proponevamo ai giovani pazienti e ai loro genitori un supporto psicologico utile a comprendere gli aspetti emotivi e relazionali del mal di testa. Contemporaneamente, frequentavo la scuola universitaria di specializzazione in Psicologia Clinica, dove ho studiato la psicologia clinica per adulti. Grazie ad una borsa di studio, ho potuto dedicare i quattro anni della specializzazione alla mia formazione, prestando a tempo pieno tirocinio presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.
​
Nel 2002 mi sono specializzata con il massimo dei voti e ho iniziato a svolgere attività privata presso la clinica Italian Hospital Group di Guidonia, dove, fino al 2017, sono stata responsabile dell’Ambulatorio privato di Psicologia dell’età evolutiva. Attualmente, lavoro privatamente presso il mio studio e presso il Centro clinico Ploion di Roma, dove collaboro con colleghi logopedisti e psicomotricisti per una presa in carico globale dei bambini e delle loro famiglie. I pazienti che ricevo sono genitori che chiedono aiuto per i loro figli, adolescenti inquieti o adulti che sono in una fase di cambiamento. Utilizzando un metodo integrato, abbiamo a disposizione approcci diversi, adattabili alle esigenze di ognuno. Ma il vero motore del mio lavoro è la relazione umana, una relazione di fiducia che crea uno spazio di osservazione e di ascolto, in cui raccontare e ri-raccontare se stessi.
Parallelamente all’attività clinica, svolgo docenze nel campo della Psicologia e della Psicofisiologia, dove per psicofisiologia si può intendere tutto ciò che ha a che fare con il rapporto tra corpo e mente, compresi i così detti "disturbi psicosomatici". Mi sono di aiuto gli studi fatti negli anni della formazione universitaria, quando mi sono appassionata di filosofia orientale e di storia delle religioni, discipline molto più antiche delle recentissima psicologia, che studiano la mente e le emozioni per dare un senso alla vita e favorire il benessere. Spinta dalla volontà di mettermi alla prova, ho intrapreso molti percorsi di crescita personale, che mi hanno portato a formarmi come insegnante di Ginnastica posturale, Yoga e Mindfulness (la mindfulness è la versione occidentale dell’antica pratica della meditazione). Sempre più ho integrato la psicoterapia ad un approccio corporeo in modo da offrire ai miei pazienti strumenti pratici per calmare la mente e nutrire uno stato di presenza che aiuta a vivere pienamente. Quando insegno psicologia, propongo agli allievi non solo nozioni teoriche, ma anche esperienze pratiche. Argomenti come l’identità, l’empatia, l’assertività possono essere compresi pienamente solo se li sperimentiamo in prima persona grazie al corpo e alle emozioni che si generano nella relazione con l’altro. Spinta dalla fiducia in una didattica finalizzata all’apprendimento attivo, ho insegnato gioco danza ai bambini di Elementari e Medie, grazie ad un progetto quadriennale dedicato alla prevenzione del bullismo e al sostegno dell’intelligenza emotiva. Da questa esperienza nelle scuole è nata la pubblicazione del libro “Tersicore va a scuola: laboratori espressivi di gioco e danza per il sostegno del ben-essere e la prevenzione del disagio” (Ed. Universitarie Romane, Roma, 2011).
Ho sempre più formalizzato la mia ricerca, dando vita ad un metodo di lavoro chiamato Il corpo in relazione, con cui propongo laboratori di consapevolezza psicofisiologica in vari ambiti e in collaborazione con diversi colleghi. Da più di dieci anni ho portato questo approccio in campo etologico, per aiutare gli educatori cinofili e le persone che hanno al loro fianco un cane ad essere più consapevoli degli aspetti non verbali ed emotivi della comunicazione. Sono orgogliosa di aver contribuito ad un cambiamento nel modo di leggere il rapporto tra uomo e cane da gerarchia di dominanza a legame di attaccamento, basato sulla fiducia e sull’amorevolezza.
Una parte fondamentale della ricerca consiste nel proporre esperienze corporee in grado di rendere osservabili e modificabili i modelli di attaccamento, cioè gli schemi affettivi appresi durante l’infanzia che guidano il nostro modo di relazionarci agli altri. Poiché questi schemi ci influenzano quando forniamo cure, ho rivolto il mio lavoro agli insegnanti e a tutti i professionisti delle relazioni di aiuto. Da questo specifico ambito si sviluppa un'intensa attività di ricerca per la stesura e la validazione del test corporeo BASQ (Bodily Attachment Style Questionare), rivolto all’osservazione corporea dei modelli di attaccamento. Il corpo in relazione è un'esperienza aperta, che offre spunti sempre nuovi.
​
​